La cataratta è l’opacizzazione di una lente (il cristallino) che si trova all’interno dell’occhio. L’intervento di cataratta consiste nel sostituire il cristallino opacizzato con una lente nuova trasparente. Il cristallino è una lente che permette di mettere a fuoco le immagini sulla retina, con il tempo il cristallino si opacizza e viene la cataratta. A seconda del tipo di opacità se ne distinguono diversi tipi:
Nucleare: è caratteristica dell’età adulta in cui la parte centrale del cristallino è opacizzata, per l’appunto è il nucleo del cristallino a perdere la trasparenza.
Corticale: coinvolge la parte esterna del cristallino, può anche svilupparsi a seguito di un trauma
Sottocapsulare Posteriore – colpisce solo la parte posteriore del cristallino ed è tipica di chi abbia fatto a lungo uso di Cortisone in collirio o per via generale.
Pseudoesfoliativa o PEX – questa cataratta si esfolia cioè perde parte dello strato esterno (la capsula) con il passare del tempo. Questo si associa al rischio di sviluppare un’altra malattia dell’occhio chiamata Glaucoma e maggiori rischi di complicanze durante l’intervento di cataratta.
Secondaria: è l’opacità della capsula posteriore dove si alloggia il cristallino artificiale inserito nell’occhio durante il primo intervento di cataratta. Viene quindi solo dopo l’intervento di cataratta (da 1 a 5 anni dopo) e non richiede un intervento in sala operatoria ma si cura con un semplice trattamento Laser detto Capsulotomia Yag Laser.
Il sintomo più importante è una progressiva perdita della vista. Inizialmente i disagi visivi sono modesti perché l’opacizzazione del cristallino può essere circoscritta a piccole aree ma con il passare del tempo compaiono i seguenti sintomi:
La cataratta non provoca dolore.
La comparsa di questi sintomi può essere un campanello d’allarme anche di altre malattie legate all’occhio, vi consigliamo di consultare l’oculista per una diagnosi più approfondita.
Tra le cause della cataratta vanno annoverate la familiarità e poi una serie di fattori specifici quali:
Nel caso di cataratta e glaucoma come nel caso di cataratta e miopia ci si trova davanti a binomi del tutto particolari dove spesso l’intervento di cataratta permette di migliorare anche l’altra patologia.
Esistono alcune semplici norme che permettono di rallentare l’insorgenza della Cataratta. Ciò è particolarmente importante per i soggetti più a rischio come chi avesse dei familiari affetti da cataratta in giovane età, chi avesse il glaucoma, l’uveite o altre malattie dell’occhio che richiedano terapie croniche, chi soffrisse di diabete o avesse necessità di usare terapie a base di cortisone. Tutti questi soggetti a rischio di sviluppare una cataratta precocemente dovrebbero attenersi a questi consigli:
In passato venivano prescritti colliri per rallentare l’evoluzione della cataratta. Oggi questa pratica è stata abbandonata perché si è dimostrata inefficace.
In ogni caso superati i 60 anni è conveniente sottoporsi ad un esame oculare con dilatazione della pupilla almeno ogni paio di anni. Questo esame permetterà di scoprire i primi segni delle malattie dell’occhio (Glaucoma, Maculopatia, etc) in modo da consentire una diagnosi precoce e una cura adeguata e tempestiva.
L’unica cura di comprovata efficacia per la Cataratta è l’intervento. Oggi l’intervento non è doloroso o invasivo ed ha un recupero estremamente rapido grazie all’ausilio delle tecnologie più innovative.
Durante l’intervento la Cataratta viene frammentata mediante un apparecchio Laser (FemtoLaser) oppure un sofisticato strumento ad ultrasuoni (Facoemulsificatore) ed aspirata. Al suo posto viene inserita all’interno dell’occhio una lente intraoculare detta anche cristallino artificiale o IOL (Intra-Ocular-Lens). La scelta della lente intraoculare più adatta a ciascun occhio è fondamentale per il buon risultato dell’intervento.
L’intervento si esegue in una sala operatoria attrezzata per la chirurgia oculistica.
Il paziente arriva di solito circa un’ora prima dell’intervento e viene preparato con delle gocce per la dilatazione della pupilla. Quindi entra in sala operatoria dove viene fatto sdraiare su un lettino e dopo la disinfezione accurata dell’occhio da operare viene coperto da un telo per mantenere la sterilità del campo operatorio.
L’intervento che dura circa dieci minuti comincia con una micro-incisione sulla cornea di 1,8-2,2 millimetri. Successivamente si esegue la capsuloressi cioè la rimozione della capsula anteriore, la capsula sarebbe il sacchetto che contiene la cataratta. Attraverso la capsuloressi viene introdotto il il Facoemulsificatore che permette la frammentazione e aspirazione della cataratta. La fase successiva è l’introduzione all’interno della capsula di una lente intraoculare (IOL).
La nuova chirurgia mini-invasiva permette di liberarsi totalmente dagli occhiali mediante l’utilizzo di lenti intraoculari all’avanguardia che permettono di eliminare contemporaneamente la cataratta e gli altri eventuali difetti della vista: miopia, astigmatismo, presbiopia o ipermetropia.
La scelta della corretta lente intraoculare risulta di fondamentale importanza per la completa riuscita dell’operazione. La lente intraoculare più adatta alle caratteristiche di ciascun occhio può essere identificata solo attraverso esami diagnostici accurati e grande esperienza del chirurgo oculista.
Da oltre dieci anni nella nostra Clinica Oculistica Avanzata di Milano e Catania si impiantano le lente intraoculari più innovative per la cura della miopia, astigmatismo, ipermetropia, presbiopia e maculopatia come testimoniato da molti pazienti nella sezione testimonianze.
L’intervento di cataratta da circa dieci anni si avvale anche di una tecnologia Laser. Si tratta del Femto-Laser che veniva in precedenza utilizzato per la chirurgia refrattiva cioè la chirurgia della Miopia, Astigmatismo etc. L’introduzione del Laser per l’intervento è mirato ad aumentare la precisione rendendo questa chirurgia ancora più precisa.
L’intervento di Cataratta con il FemtoLaser presenta come principale vantaggio la possibilità di eseguire una fase dell’intervento in maniera molto precisa: la capsuloressi. La capsuloressi consiste nella apertura della capsula che contiene il cristallino.
La capsuloressi fatta a regola d’arte, ottenuta da un chirurgo esperto o mediante l’uso del FemtoLaser, permette di utilizzare lenti intraoculari innovative.
L’intervento di Femto Cataratta (viene chiamato così l’intervento mediante l’ausilio del FemtoLaser) è particolarmente utile in casi complicati come la cataratta bianca completa o quella pseudoesfoliativa o PEX oppure la cataratta associata ad una fragilità della capsula.
Nei casi più comuni il valore aggiunto del Laser si scontra con un allungamento del tempo dell’intervento e spesso richiede lo spostamento del paziente da una sala operatoria ad un’altra. Pertanto l’impiego del Laser per la Cataratta rimane limitato e l’intervento di gran lunga più eseguito rimane la Facoemulsificazione.
E’ stato di recente pubblicato sulla prestigiosa rivista Lancet uno studio clinico che dimostra la equivalenza delle due tecniche Laser e Facoemulsificazione per l’intervento di cataratta.
Le più importanti novità sull’intervento di cataratta sono le nuove lenti intraoculari.
Le lenti intraoculari più comuni sono in materiale plastico acrilico, ne esistono però anche in silicone, e in un materiale chiamato PMMA (PoliMetilMetaAcrilato).
Non è tanto il materiale che le compone quanto piuttosto la loro forma ad attribuire alle lenti intra oculari caratteristiche differenti. Ne esistono oggi di vario tipo, anche personalizzabili, le quali si modellano sulle caratteristiche di ciascun occhio, permettendo così anche la correzione dei piccoli difetti individuali (lente intraoculare Hi Tech). Scopriamo insieme le diverse Lenti Intraoculari:
Nella sezione Testimonianze trovate il racconto dei pazienti operati con le lenti intraoculari più innovative
L’intervento oggi si esegue quando la qualità della vista non è soddisfacente per le esigenze del paziente. Non occorre più aspettare che la cataratta sia “matura” per operarsi, conviene fare l’intervento quando ci si accorge di non vedere più bene per svolgere i compiti e le attività che interessano.
Oggi l’intervento è mini invasivo se viene eseguito con le più moderne tecniche in un centro d’avanguardia.
Il recupero visivo è pressoché completo in 24 ore. Se si hanno più di 50 anni può essere consigliabile fare l’intervento di cataratta anche per togliere gli occhiali da vicino e da lontano. Oggi grazie alle più innovative lenti intraoculari infatti dopo operazione ci si può liberare di miopia, astigmatismo e presbiopia.
In pazienti giovani fino ai 40 anni di età conviene posticipare l’intervento di cataratta se non si ha un abbassamento della vista importante perché con l’intervento viene meno la capacita di accomodare. Cioè di mettere a fuoco lontano e vicino tipica delle persone che hanno meno di 40 anni. In presenza di altre malattie oculari come il glaucoma e la maculopatia deve essere valutato con cautela l’opportunità dell’intervento di cataratta. L’oculista esperto saprà consigliarvi.
Oggi dopo l’intervento di cataratta mini-invasivo in anestesia topica la convalescenza è come segue:
La complicanza più temuta anche se molto rara è l’infezione.
Nei primi giorni dopo l’operazione il rischio di infezione è ancora alto. Pertanto il paziente dovrà rispettare esattamente le scadenze fissate dall’oculista per le visite di controllo ed eseguire la terapia con colliri antibiotici. In caso di insorgenza di qualsiasi disturbo visivo sono necessarie visite di controllo straordinarie. Anche un’infezione – se scoperta subito – può essere trattata nel modo migliore. Ė buona norma non toccare l’occhio operato per i primi giorni e usare norme di buon igiene per scongiurare il pericolo di una infezione che dopo intervento può essere particolarmente grave.
Un’altra complicanza grave può essere un emorragia dell’occhio durante o subito dopo l’intervento. Si tratta di un emorragia all’interno dell’occhio non visibile ad occhio nudo dall’esterno. Questo tipo di emorragia non va confusa con la più comune emorragia sottocongiuntivale – Occhio arrossato, iniettato di sangue – che non è segno di pericolo.
Per ridurre il rischio di emorragia durante l’intervento è buona norma sospendere i farmaci antiaggreganti, anticoagulanti in terapia previo consulto con lo specialista e tenere sotto controllo la pressione del sangue con le opportune terapie anti ipertensive. Il giorno dell’intervento è fondamentale prendere la pillola per la pressione se di uso routinario.
Un’altra complicanza è la Cataratta Secondaria che viene a tutte le persone operate di cataratta
La cataratta secondaria si cura con un trattamento laser ambulatoriale chiamato trattamento Yag Laser. Non occorre entrare in sala operatoria. Il trattamento dura pochi minuti e il paziente ricomincia a vedere bene dopo poche ore dal trattamento Yag-laser della cataratta secondaria. Per qualche giorno è normale vedere dei moscerini che si muovono dopo il trattamento laser della cataratta secondaria.
L’intervento di Cataratta solitamente ha un costo tra i 2.500 e i 4.000 euro tutto compreso. Le variazioni di prezzo sono legate a diversi fattori:
Il costo dell’intervento può essere pagato nei seguenti modi:
Siamo una Clinica Oculistica Privata convenzionata con le maggiori Assicurazioni private per L’intervento di Cataratta.
Per approfondimenti vi invitiamo a contattarci.
Il vantaggio principale dell’intervento di cataratta a pagamento è la libertà del paziente di scegliere: il medico, la lente intraoculare, la tecnologia più avanzata.
La qualità della vista dipende essenzialmente dalla tecnologia utilizzata soprattutto in presenza di Maculopatia, Glaucoma, problemi alla Cornea oppure se si vuole correggere miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia associati alla cataratta.
Recensione Intervento di Cheratotomia Curva.
Roberto Grandis, Montecchio Maggiore (VI)
Avevo circa 24 diottrie di miopia con 3.50 diottrie di astigmatismo per ciascun occhio.
Sono stato operato di cataratta, correzione miopia e astigmatismo prima nell'occhio sinistro e poi all'occhio destro nel giro di ... Continua a leggere la testimonianzatre giorni.
Al controllo del giorno dopo l'ultimo intervento la mia vista è di 10/10 senza gli occhiali in entrambi gli occhi.
Nonostante fossi un po' preoccupato perché non sapevo cosa aspettarmi, non ho sentito niente durante l'intervento, solo un lieve fastidio per l'iniezione dell'anestesia.
Dopo l'operazione ho avuto un lieve bruciore durante l'applicazione del collirio, un fastidio che è andato via subito.
Nel pomeriggio ho tolto la benda e, nonostante la vista un po' appannata a causa delle pupille dilatate, ho notato subito la differenza. Dopo tre ore le mie pupille sono tornate alla normalità e la mia vista è nettamente migliorata.
Consiglierei questo intervento col Dottor Badalà perché non è invasivo, è veloce, indolore e dà ottimi risultati.
Guarda il video con la testimonianza del sign. Roberto Grandis