Il Trapianto di Cornea oggi non è più invasivo come un tempo, nella gran parte dei casi è un trapianto di cornea selettivo dove non si sostituisce più tutta la cornea ma solo la parte di cornea malata lasciando la parte di cornea sana del paziente contempi di recupero estremamente veloci.
Le novità sul trapianto di cornea per cheratocono e sul trapianto di cornea per cornea guttata in una video intervista al Dottor Badalà che ha introdotto in Italia le ultime innovazioni sul trapianto della cornea.
La cornea è la parte trasparente dell’occhio, quella che sta davanti la pupilla e davanti l’iride. Ci sono tante malattie che possono rovinare la cornea; le più diffuse sono il Cheratocono e la Distrofia di Fuchs o Cornea Guttata. In queste malattie la cornea si rovina in maniera progressiva.
Trapianto di Cornea per Cheratocono
Nel cheratocono succede che la cornea si assottiglia e viene in fuori in modo lento e progressivo, la vista di conseguenza diventa sempre più distorta e le immagini sempre più sfuocate, quando la vista non è più sufficiente, allora occorre procedere con l’intervento di trapianto di cornea.
Oggi il trapianto di cornea per cheratocono non è più l’intervento che era qualche anno fa, non si sostituisce più la cornea per intero, non si esegue, per intenderci, un trapianto di cornea convenzionale ma si esegue un trapianto di cornea selettivo.
Nel Cheratocono lo strato più interno della cornea è sano e viene lasciato, lo strato più esterno viene sostituito, si fa allora un trapianto che si chiama DALK (Deep Anterior Lamellar Keratoplasty) .
Trapianto di Cornea per Cornea Guttata
Nella distrofia di Fuchs o cornea guttata quello che si rovina è lo strato più interno della cornea, chiamato endotelio. La cornea si gonfia, diventa sempre più spessa e la vista sempre più appannata. In questo caso si sostituisce semplicemente l’1% della cornea (l’endotelio).
Sono le cellule endoteliali ad essere malate e solo le cellule endoteliali vengono sostituite, quindi la cornea rimane quella che è, non si mettono punti di sutura, si fa un trapianto di cornea senza punti di sutura dove si ha la possibilità di tornare a vedere bene già appena un mese dopo l’intervento. Questo tipo di Trapianto di cornea si chiama DMEK (Descemet Membrane Endothelial Keratoplasty).
Oggi è il tempo della speranza per i nostri pazienti. Chi soffre di malattie della cornea oggi ha tutta una serie di possibilità che qualche anno fa non c’erano, che permettono di avere dei risultati molto soddisfacenti e in tempi relativamente brevi.
Solo un centro ad avanguardia, un centro dove si eseguono tutte le diverse tipologie di trapianto di cornea potrà consigliarvi su quello che è il trapianto di cornea più indicato nel caso specifico.
Vi invitiamo a visitare la sezione sulla chirurgia della cornea per gli approfondimenti del caso e la sezione Testimonianze per incoraggiarvi con le esperienze dei pazienti operati con le più innovative soluzioni per le malattie della Cornea.
Sono Antonio Preziosi di Roma, un uomo di 54 anni, diabetico da quando ero bambino e dializzato da molti anni.
Purtroppo anche la mia vista ha risentito moltissimo di questi problemi di salute: tanti anni fa ho perso la... Continua a leggere la testimonianza vista all’occhio destro per un’emorragia retinica. L’occhio sinistro, invece, e’ stato salvato in tempo dalla retinopatia diabetica grazie alla terapia con il laser fatta nei primi anni novanta.
Sono andato avanti diversi anni con una vista molto limitata ma sufficiente.
Purtroppo 3 anni fa si è presentata un’ulcera corneale che nel giro di pochi mesi ha compromesso quel poco di visus che avevo. Sono stato operato 2 volte a Roma nell’intento di riparare la cornea malata con membrana placentare; nonostante lo scopo fosse stato raggiunto, mi è stato detto senza mezzi termini che per me non c’era più nulla da fare se non utilizzare terapie di tipo “compassionevole”.
Ho dovuto accettare il fatto di essere diventato completamente cieco ma dentro di me non volevo arrendermi!
Insieme a mia moglie ho cercato qualcuno a cui chiedere almeno un altro parere è, fortunatamente, questa persona l’ho trovata nel professore Federico Badala’. Avevo letto che il professore effettuava tutti i tipi di trapianto corneale ma soprattutto la cheratoprotesi di Boston e ho sperato che anche per me ci fosse qualche possibilità.
Dopo visite accurate ed un’ecografia, il professore mi ha annunciato la fattibilità dell’intervento di cheratoprotesi di Boston, naturalmente spiegandomi con realismo e sincerità che il mio caso era molto difficile e che la riuscita non era scontata ne’ priva di rischi. Finalmente è arrivato il giorno fatidico ovvero il 10 Ottobre 2018. L’intervento è andato benissimo, pochissimo dolore e nessun problema con l’anestesia, cosa che per un dializzato non è da poco.
La sera il professore è venuto a sbendarmi e con mia grande gioia, vedevo di nuovo!
All’inizio vedevo solo forme e colori ma col passare dei giorni è andata sempre meglio, fino a poter leggere e tornare a muovermi autonomamente. Ringrazio quindi di cuore il professore Badala’ per la professionalità e l’umanità dimostrata nei miei confronti e per avermi ridato la gioia della vista dopo 2 anni di buio e di grande sofferenza per non poter vedere soprattutto il volto delle persone care.
Ringrazio ovviamente tutto il suo staff e la struttura lui collegata.