La maculopatia degenerativa non porta mai a cecità completa in quanto la visione laterale è solitamente conservata fino agli stadi terminali della malattia.
La maculopatia o degenerazione maculare non dà dolore. Anzi, inizialmente il problema visivo può non venire notato, perché si supplisce con l’occhio buono.
I primi sintomi di solito sono:
Per questo è consigliabile eseguire spesso il Test di Amsler per monitorare la propria visione. La comparsa di questi sintomi può essere un campanello d’allarme e deve condurre ad una visita presso l’oculista al più presto.
Esistono diversi di tipi di maculopatia in base alla causa che li provoca. Ciascun tipo può poi presentarsi in una forma Secca oppure Umida. Ecco i tipi più frequenti:
La maculopatia senile o degenerazione maculare legata all’età è il tipo più frequente di maculopatia, se ne distinguono due forme: la maculopatia secca e la maculopatia umida.
Il trasporto di fattori nutritivi e l’eliminazione di rifiuti da parte dell’epitelio pigmentato retinico (RPE) sono rallentati, per cui si formano depositi intraretinici giallastri (drusen) o pigmentati (distrofia, pigmento focale).
Di solito si ha una minima compromissione visiva e solo raramente si formano zone di atrofia, che sono delle specie di smagliature della retina, che coinvolgono anche la parte centrale (fovea).
Nel 10% dei casi i neovasi si formano invece nella retina e poi si approfondano verso la coroide; in questo caso vengono definiti proliferazione angiomatosa retinica o RAP.
Una variante (3-4% dei casi) chiamata vasculopatia polipoidale, tende a produrre sanguinamenti sottoretinici con sollevamento dell’epitelio pigmentato (PED) ed è spesso bilaterale, ma ha una buona prognosi. Una certa percentuale di maculopatia secca diventa essudativa nel tempo, per cui è utile monitorarne l’evoluzione. Inoltre, anche i trattamenti che riescono a chiudere efficacemente questi vasi, non possono impedire eventuali recidive.
Negli ultimi anni sono comparse molte novità nella diagnosi e nella cura della maculopatia, esiste oggi una diagnosi precoce grazie all’esame OCT, esistono trattamenti per prevenire la malattia, cosi come un test genetico capace di individuare chi è a rischio. La terapia si avvale oggi dell’uso di moderni farmaci e terapia laser maculopatia in continua evoluzione. Il Dott Badalà esegue questi trattamenti per la cura della maculopatia a Milano e Catania.
E’ una conseguenza del fatto che nei miopi elevati l’occhio è più lungo del normale e la macula viene stirata e costretta ad occupare uno spazio maggiore.
Esiste una Maculopatia miopica secca o atrofica caratterizzata da un atrofia della retina e dello strato sottostante chiamato coroide. C’è poi una Maculopatia umida caratterizzata dalla formazione di nuovi vasi sangugni come nella maculopatia senile. Rispetto a quest’ultima la maculopatia miopica umida risponde meglio alle terapie.
Di solito occorre qualche anno tra l’insorgenza del diabete e le prime manifestazioni di Maculopatia Diabetica
Il diabete nell’occhio determina alterazioni della parete dei vasi sanguigni retinici, con conseguenti danni irreversibili. I vasi retinici si dilatano, si rompono, e si creano, così, piccole e numerose emorragie ed essudati e poi vasi sanguigni neoformati che perdono liquido causando edema della macula.
I segni sono quelli tipici della Maculopatia Essudativa
I sintomi possono andare da disturbi visivi minimi alla compromissione totale della funzione visiva. In fase iniziale, può esservi una lieve riduzione o un annebbiamento della vista e la presenza di macchie nel campo visivo.
Col tempo, si può instaurare la forma proliferativa, particolarmente grave, che può determinare il distacco della retina e conseguente cecità.
Tutti i diabetici dovrebbero effettuare un esame oftalmoscopico annuale, che permetta la diagnosi precoce e il trattamento delle lesioni.
La terapia si avvale di molteplici strumenti di cui il più importante è un attento controllo della glicemia.
La diagnosi si effettua mediante una visita accurata della retina e un esame chiamato OCT.
Di solito non è necessario intervenire per curare la forma iniziale della malattia detta maculopatia a cellophane se però la malattia progredisce si parla di pucker maculare. In questi casi la membrana epiretinica si inspessisce e deforma la retina.
Se la deformazione della retina è molto accentuata si puo’ addirittura strappare la macula e si parla allora di Foro Maculare
La cura del Pucker Maculare e del foro maculare è la rimozione della membrana epiretinica mediante l’intervento di vitrectomia.
Le Trombosi dei vasi retinici possono riguardare la vena centrale della retina (CRVO) oppure una branca della vena centrale (BRVO) ed in entrambi i casi possono causare una Maculopatia Essudativa simile alla maculopatia diabetica.
Vanno fatti subito gli accertamenti necessari a comprendere la causa della trombosi.
Si comincia una terapia per rendere il sangue più fluido e correggere i fattori che hanno causato la trombosi (per esempio Diabete, ipertensione etc).
Se si interviene con le terapie appropriate si può avere un recupero della vista di solito lento e progressivo e nei soggetti giovani il recupero può anche essere totale.
Ne esistono diversi tipi le più frequenti sono: la Maculopatia di Stargardt, quella di Best e la maculopatia associata a Retinite Pigmentosa. Sono accomunate dalla insorgenza in più giovane età rispetto alle altre maculopatie. Essendo legate ad alterazioni genetiche specifiche spesso si presentano in piu membri della stessa famiglia. C’è grande speranza per la loro cura con le nuove terapie geniche.
Per accertare la causa ed il tipo di maculopatia sono utili alcuni esami strumentali che vengono di solito eseguiti contestualmente alla visita nei centri specializzati per la maculopatia.
Questi esami sono:
Oggi l’esame di gran lunga più importante è l’OCT anche nella nuova versione detto AngioOCT che permette di valutare in modo approfondito la circolazione del sangue nella retina. In passato questo poteva essere fatto solo con esami invasivi come la Fluorangiografia e l’Angiografia con verde indocianina in cui si inietta un colorante all’interno di una vena del braccio. Molto utile per la diagnosi di maculopatia risulta poi il Test di Amsler.
Si tratta di un test molto semplice che possiamo fare tranquillamente a casa in qualsiasi momento.
Per metamorfopsia intendiamo la deformazione, ondulazione, distorsione di tutto ciò che è dritto (righe, stipiti delle porte, gradini). Di solito si avverte meglio durante la lettura: il paziente percepisce le righe del giornale distorte, ondulate o spezzate.
Purtroppo questo sintomo non sempre viene notato precocemente perché spesso il paziente non si accorge del disturbo fino a quando non si copre l’occhio sano. Il test di Amlsler è molto utile quando si sospetta una maculopatia o si vuole monitorare nel tempo l’evoluzione di una malattia degenerativa.
Scarica il Test di Amsler. Stampalo e seguendo le istruzioni che trovi nel file, eseguilo tutte le settimane
Chi deve eseguire il Test di Amsler? In linea di massima tutte le persone che sono a rischio di sviluppare la degenerazione maculare e quindi:
Il dott Badalà ha lavorato e condotto importanti ricerche sulla cura della maculopatia nei centri maculopatia più importanti del mondo come il Wills Eye Hospital di Filadelfia e lo Jules Stein Eye Institute di Los Angeles. E’ oggi coinvolto in studi clinici sui nuovi trattamenti per la malattia a Milano e Catania.
La cura migliore della maculopatia dipende dalla sua forma (Secca o Umida) e dalla sua causa.
Tante novità sono oggi disponibili.
Davanti ad una Maculopatia Essudativa si deve intervenire il prima possibile.
Da questi vasi neoformati e malformati fuoriesce del liquido che si accumula all’interno della macula o sotto la macula causando edema maculare e distorsione delle immagini. E’ importante che il liquido tipico della forma essudativa si asciughi il prima possibile. Più tempo la macula rimane edematosa minore sarà la sua capacità visiva.
Esistono diverse Terapie di provata efficacia:
La maculopatia senile secca è caratterizzata da una progressiva e lenta atrofia della macula.
La causa è generalmente una ossidazione e infiammazione cronica della macula mediata da un fattore infiammatorio chiamato complemento. Oggi esistono diverse terapie per la forma Secca con il duplice obiettivo di rallentare la progressione della malattia e migliorare la vista.
Utili per fermare la maculopatia sono:
Per ulteriori approfondimenti vi invitiamo a visitare la pagina dedicata alla cura della maculopatia dove potrete trovare il dettaglio delle tecniche qui sintetizzate e inoltre le terapie ancora sperimentali. Troverete inoltre su questo sito numerose testimonianze dei pazienti operati presso le nostre cliniche oculistiche. Testimonianze che lasciano intravedere la speranza lì dove ogni speranza era stata scoraggiata. Auspichiamo che questo possa confortare ed incoraggiare chi soffre di questa malattia.
Recensione Intervento con EyeMax.
Manuela Ramella, Firenze
Sono stata operata con la lente EyeMax passando dal vedere 4/10 a 7/10 in un ambiente molto accogliente e preparato. Non ho sentito assolutamente niente, potevano se volevano anche togliermi l’occhio. Tornando a casa... Continua a leggere la testimonianza, quasi automaticamente, avevo da rammendare una cosa in casa, ho preso l’ago e il filo e ho infilato il filo, così naturalmente senza fare difficoltà e senza cercare luci particolari, tant’è che mio marito si è meravigliato e lì per lì ho detto “Oh mamma, che cosa bella questa”.
Tante altre belle cose dopo l’intervento: come il poter leggere da lontano anche quando sono fuori per esempio le vetrine, prima dovevo sempre ricorrere a mio marito, a cui dicevo “Leggi te le scritte perché io non riesco”. Poi sarà una cosa buffa: andando in galleria per me le gallerie erano illuminate molto male e invece dopo questo intervento la situazione è cambiata completamente, cioè le luci andavano bene come erano, perché riesco a vederle nitide con l’occhio che ho operato.
Certamente consiglierei questo intervento senza aver timori, senza aver paura. Mi ha colpito tantissimo la frase che lei mi ha rivolto prima dell’intervento, quando io ho espresso un normale timore umano, e Lei guardandomi mi ha detto “Lei si fa un bellissimo regalo oggi, perché potrà veramente vedere meglio” e io devo ringraziarla infinitamente per tutto quello che ha fatto per me. Grazie di cuore.