La DMEK è il trapianto di cornea non invasivo per chi soffre di cornea guttata, edema della cornea e cheratopatia bollosa. I massimi esperti si incontrano a Lisbona per discutere delle ultime innovazioni. La nuova tecnica di trapianto di cornea senza punti di sutura permette di recuperare la vista in appena un mese, diversamente dal trapianto di cornea tradizionale che richiede circa un anno.
Il Dott. Badalà, pioniere di questa nuova tecnica in Italia, organizza a Lisbona un forum con i massimi esperti mondiali della DMEK. Lo scopo di questo forum è discutere delle novità sul trapianto di cornea e facilitare l’utilizzo della DMEK da parte di un gruppo di oculisti sempre più ampio.
La DMEK è il trapianto delle cellule endoteliali della cornea, con questo tipo di trapianto di cornea si sostituisce appena l’1% della cornea con innumerevoli vantaggi rispetto alle altre tecniche di trapianto. Nel trapianto di cornea tradizionale si sostituisce per intero la cornea ed occorre aspettare circa un anno prima di avere un recupero della vista completo. Nella DSAEK, la vecchia tecnica di trapianto di endotelio corneale, si aggiunge circa il 30 % di tessuto alla cornea del paziente con un recupero visivo molto più lungo e a volte non completo (come mostrato al congresso degli specialisti della cornea del 2016 dal Dott. Badalà Congresso DMEK Copenhagen 2016 – EuCornea 2016).
Gli esperti chiamati a confrontarsi sulla DMEK dal Dottor Badalà durante il Congresso ESCRS (European Society of Cataract and Refractive Surgery) di Lisbona sono:
Il trapianto di cornea DMEK rappresenta oggi la cura ideale per la cornea guttata, l’edema della cornea, il fallimento di un trapianto tradizionale per esaurimento della riserva endoteliale.
Tuttavia la DMEK, per essere una chirurgia di successo, necessita di diverse condizioni essenziali: chirurgo oculista esperto, centro trapianto di cornea molto attrezzato, Banca delle Cornee ben organizzata, paziente capace di rimanere sdraiato a letto per circa 48 ore.
Infatti le nuove cellule endoteliali trapiantate con la DMEK vengono fissate al loro posto grazie all’inserimento di una piccola bolla di gas medicale all’interno dell’occhio. Il gas spinge le nuove cellule endoteliali ad aderire alla cornea del paziente. Come nella livella che si usa per appendere i quadri esiste una bolla di gas che si sposta con l’inclinazione della livella stessa. Se il paziente non rimane sdraiato, la bolla di gas si sposta e le cellule non aderiscono perfettamente. Esperienza comune dei pazienti operati è che si tratta di un piccolo sacrificio per un grande risultato.
Il più grande vantaggio della DMEK insieme al rapido recupero della vista è la ridotta percentuale di rigetto rispetto a tutti gli altri tipi di trapianto di cornea. Ciò è legato al fatto che la parte di tessuto trapiantato è davvero esigua.
Per chi fosse interessato a partecipare il Forum si terrà presso la FIL – Fiera Internazionale di Lisbona – dal 7 al 11 Ottobre 2017 in occasione del congresso ESCRS (European Society of Cataract and Refractive Surgery).
Il programma dettagliato è possibile trovarlo presso: www.escrs.org/lisbon2017/
Il Dott. Badalà ha organizzato lo stesso incontro nel 2016 a Copenaghen e nel 2015 a Barcellona, per chi fosse interessato a maggiori info ecco i link del forum sulla DMEK degli anni precedenti:
Forum Barcellona 2015
Forum Copenhagen 2016
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